Canali Minisiti ECM

Alzheimer, allo studio un vaccino che si somministra per via cutanea

Neurologia Redazione DottNet | 23/05/2017 20:52

Contiene il Dna di una molecola tossica implicata nella demenza

Testato con successo su animali un vaccino cutaneo (ovvero che si somministra attraverso la pelle) contro l'Alzheimer: il vaccino contiene il Dna che codifica per la proteina beta-amiloide (una delle proteine tossiche legate alla malattia) ed induce una reazione immunitaria specifica contro di essa evitando che si formino aggregati tossici (placche di amiloide) nel cervello. Il vaccino è stato testato da esperti della UT Southwestern Medical Center su diversi modelli animali e i risultati della terapia sono apparsi sul Journal of Alzheimer's Disease and Alzheimer's Research & Therapy.

Il peptide beta-amiloide resta ancora il principale indiziato tra i possibili colpevoli dell'Alzheimer anche se ad oggi nessuna sperimentazione clinica ha dimostrato una significativa efficacia dei farmaci deputati alla sua rimozione nel cervello dei pazienti. Secondo uno degli autori del lavoro, Roger Rosenberg, migliori risultati in termini di riduzione del deficit cognitivo si potrebbero ottenere proprio con un vaccino, per di più cutaneo quindi più semplice da somministrare e potenzialmente più sicuro rispetto a precedenti vaccini sperimentali che hanno però deluso le aspettative dei ricercatori, perché hanno procurato effetti avversi durante le sperimentazioni cliniche.

pubblicità

Il vaccino da loro testato induce le cellule della pelle a una reazione immunitaria diretta alla beta-amiloide, con produzione di diversi anticorpi specifici contro la proteina. Se nelle successive sperimentazioni e ai test sull'uomo il vaccino si dimostrasse sicuro ed efficace, potrebbe divenire uno strumento per prevenire la formazione di placche di beta-amiloide in soggetti sani ma a rischio di Alzheimer (ad esempio per motivi genetici).

Fonte: ansa

Commenti

I Correlati

Con il Bando “Art Therapy”, si finanziano 2 Progetti di Ricerca – con 50mila Euro l’uno – di arte-terapia nel trattamento dell'Alzheimer o disturbo cognitivo, Il Bando Airalzh “Starting Grants” offre 300mila Euro per 2 Progetti contro l'Alzheimer

Studio spagnolo svela segni di malattia nel 95% degli over 65 con 2 copie del gene ApoE4

Alessandro Padovani: “Per l’Alzheimer si riduce l’incidenza e aumenta la prevalenza. Gli ottantenni di oggi sono meno colpiti, ma l’invecchiamento della popolazione porta in assoluto a un incremento di pazienti”

La variante protettiva identificata dallo studio si trova in un gene che produce fibronectina

Ti potrebbero interessare

Presentata indagine Irccs Mario Negri-Aisla su sclerosi laterale amiotrofica

A cominciare dalla prevenzione e dalla diagnosi della malattia, ecco i temi al centro del congresso annuale della Fism, la Fondazione dell'Associazione Italiana Sclerosi Multipla

Dalla comunità dei geriatri parte anche l’appello alla politica per aggiornare il Piano Nazionale sulle Demenze, fermo al 2014 e senza riferimenti alle RSA, nonostante il 70% delle 350mila persone ricoverate abbia una qualche forma di demenza

Questi sviluppi stanno cambiando radicalmente l'approccio terapeutico, migliorando notevolmente la qualità della vita dei pazienti

Ultime News

Indagine Groupama, cresce l'importanza di altre figure

La prevenzione visiva, non solo come mezzo di risparmio economico, ma come beneficio per tutte le fasce d'età, sin dai primi giorni di vita, diventa un pilastro essenziale

La proposta di legge di iniziativa dell’On. Roberto Pella è stata approvata il 28 maggio in Commissione Affari Sociali della Camera, ed è stata calendarizzata per la votazione in Aula

Il fondo immobiliare che realizzerà le case "spoke" le affiderà ai medici interessati in affitto o in leasing